AUTORITA' PER LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI
DETERMINAZIONE DEL 13 GENNAIO 2000, n. 2
Capitolati doneri e documenti complementari: spese di riproduzione
(G.U. n. 24 del 31 gennaio 2000)
Con esposto in data 14 settembre 1999, la Società E. G. informava lAutorità che un bando di gara di appalto di lavori pubblici per un importo a base dasta di circa 7 miliardi, faceva obbligo ai concorrenti - tra cui limpresa esponente - di acquistare, a pena di esclusione, la documentazione tecnica, verso il prezzo di Lire 2.700.000.
Limpresa esponente lamentava che tale condizione poneva un onere eccessivo a carico dei partecipanti e concretava, inoltre, una situazione discriminatoria a favore delle imprese con maggiori disponibilità finanziarie, con violazione della par condicio tra i concorrenti e con pregiudizio della libera concorrenza.
La stazione appaltante, su richiesta dellAutorità, giustificava linserimento della clausola nel bando, sostenendo che lobbligo di acquisto della documentazione derivava dalla complessità dei lavori da realizzare che imponeva la perfetta conoscenza degli elaborati progettuali a garanzia della corretta riuscita delle opere. Inoltre, il rimborso delle spese per le copie della documentazione si giustificava sulla base del principio del buon andamento della pubblica amministrazione, la quale non può conseguire una efficiente gestione se obbligata a sostenere un inutile aggravio di costi.
La questione prospettata presenta rilievo di carattere generale che richiede uno specifico esame.
Va specificato che il bando in esame e relativa clausola che pone a carico dei concorrenti lobbligo: di aver «acquistato e ritirato la documentazione di appalto» e precisa che «lacquisto e il ritiro di tale documentazione, analiticamente descritta nellelenco predisposto», sono obbligatori, pena «esclusione dalla gara: tali adempimenti dovranno effettuarsi perentoriamente entro il 2/9/1999 presso ditta Ub - previa prenotazione telefonica. Il costo della documentazione in questione è pari a nette L. 4.500.000, oltre Iva al 20%»: il committente stabilisce peraltro di addebitare ai partecipanti esclusivamente L. 2.250.000, oltre a Lire 450.000 per Iva al 20% e così per complessive L. 2.700.000, assumendo a proprio carico il costo della copia del progetto costruttivo, che fa parte di detta documentazione.
Ciò premesso, si ricorda che la direttiva comunitaria 93/37/Cee che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori disciplina, allarticolo 12, la procedura di ricezione delle offerte nelle procedure aperte, quale la procedura in argomento. La norma prevede che lamministrazione aggiudicatrice è tenuta ad inviare i capitolati doneri ed i documenti complementari, sempre che richiesti dai concorrenti. La stessa, quindi, pone a carico della stazione appaltante lobbligo di fornire ai richiedenti ogni documento od atto di gara che possa essere necessario per formulare lofferta.
Lo schema di regolamento di attuazione della legge 11 febbraio 1994 n. 109 e successive modifiche, allarticolo 79, recepisce integralmente le disposizioni dellanzidetta direttiva e allarticolo 71, comma 2, dispone, inoltre, che lofferta che i concorrenti devono presentare per laffidamento di appalti, deve essere accompagnata da una dichiarazione con la quale gli stessi attestino di aver esaminato gli elaboratori progettuali e di aver preso piena cognizione dello stato dei luoghi e di tutte le condizioni che possono influire sullofferta. In coerenza dispone anche larticolo 90, comma 5, dello stesso regolamento per il caso di appalto integrato ovvero nel caso di appalti i cui corrispettivi sono stabiliti esclusivamente a corpo, ovvero a corpo e a misura, con una significativa previsione di esame degli elaborati progettuali, posti visione (ovviamente dalla stazione appaltante e acquisibili).
Da queste indicazioni normative emerge, con evidenza, che non può essere imposto al concorrente lobbligo di acquistare, per di più a pena desclusione dalla gara, la documentazione inerente lappalto. Al contrario vi è lobbligo della stazione appaltante di fornire ogni informazione utile per la presentazione dellofferta e sempre che il concorrente ne faccia espressa richiesta, di rilasciarne copia con rimborso dei costi sostenuti dalla pubblica amministrazione. Il che è, inoltre, conforme alla normativa generale in materia di accesso alla documentazione amministrativa di cui alla legge 7 agosto 1991, n. 241.
Allelemento di contrasto con le regole dellordinamento italiano della suriportata clausola del bando se ne accompagna uno ulteriore. Questa scelta amministrativa di sancire lobbligo per i concorrenti di acquistare la documentazione di gara, pena lesclusione dalla gara stessa, contraddice il principio della concorrenza, sancito dal diritto comunitario.
Né la fondata esigenza che si abbia perfetta conoscenza degli elaborati progettuali può giustificare la imposizione di modalità di adempimento onerose, imposte dalla stazione appaltante dellobbligo imposto dalla legge di avere detta conoscenza da parte dei partecipanti alle gare e che si collega già ad effetti che gravano su questi nel caso di inesatto adempimento.
Non è consentito, pertanto, alle stazioni appaltanti di prevedere nel bando di gara clausola che, a pena di esclusione fissi modalità di esame vincolante degli atti relativi, con oneri economici che si concretino in pagamenti a terzi e non nel rimborso delle spese per le copie degli atti stessi, ove richieste dai concorrenti alla gara.
Il Presidente: Garri
Il segretario: Verde