ORDINANZA del
Presidente del Consiglio dei ministri 20 marzo 2003, n. 3274
Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del
territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona
sismica.
(G.U. n. 105 del 8 maggio 2003 - S.o. n.72)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5, comma 3, della legge 24 febbraio
1992, n. 225;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni,
dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto il decreto legislativo 31
marzo 1998, n. 112 e, in particolare, l'art. 93, comma 1, lettera g),
concernente le funzioni mantenute allo Stato in materia di criteri generali per
l'individuazione delle zone sismiche ed alle norme tecniche per le costruzioni
nelle medesime zone, nonché l'art. 94, comma 2, lettera u), recante
l'attribuzione di funzioni alle Regioni in materia di individuazione delle zone
sismiche, formazione e aggiornamento degli elenchi delle medesime zone;
Considerata la necessità, nelle more dell'espletamento degli adempimenti
previsti dall'art. 93 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, di fornire
alle Regioni criteri generali attinenti alla classificazione sismica, nonché di
predisporre norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche;
Visto il decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri del 4 dicembre 2002, n. 4485, con il quale, in vista del
soddisfacimento delle predette necessità, è stato costituito un gruppo di
lavoro incaricato di predisporre tutti gli elementi indispensabili per la
successiva adozione di un assetto normativo provvisorio per la classificazione,
sismica del territorio nazionale e per la progettazione antisismica;
Visti gli esiti delle attività svolte dal predetto gruppo di lavoro, e ritenuto
che gli stessi corrispondano alle esigenze riscontrate e possano,
conseguentemente, offrire gli elementi di base per una prima e transitoria
disciplina della materia, anche ai fini dei consequenziali adempimenti di
competenza regionale;
Preso atto delle risultanze delle attività svolte dalla Commissione per lo
studio della definizione dei criteri generali per l'individuazione delle zone
sismiche, istituita con decreto del Presidente del Consiglio superiore dei
lavori pubblici n. 17672 del 30 luglio 2002, e ritenuto che da tali attività
emerga una prospettiva di ricerca di particolare rilievo, da sviluppare e
portare a completamento con il concorso di tutte le componenti istituzionali e
scientifiche interessate in vista di una successiva disciplina organica della
materia;
Acquisita l'intesa del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisito l'avviso del Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni
e delle province autonome di Trento e Bolzano, che si è espresso in conformità;
Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza
del Consiglio dei Ministri;
Dispone:
1. Nelle more dell'espletamento degli adempimenti di cui all'articolo 93 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e ferme restando le competenze delle regioni e degli enti locali di cui all'articolo 94 del medesimo decreto legislativo, sono approvati i "Criteri per l'individuazione delle zone sismiche individuazione, formazione e aggiornamento degli elenchi nelle medesime zone" di cui all'allegato 1, nonché le connesse "Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l'adeguamento sismico degli edifici", "Norme tecniche per progetto sismico dei ponti", "Norme tecniche per il progetto sismico delle opere di fondazione e sostegno dei terreni" di cui, rispettivamente, agli allegati 2, 3 e 4 della presente ordinanza, di cui entrano a far parte integrante e sostanziale.
1. Le regioni provvedono, ai sensi dell'art. 94, comma 2, lettera a), del decreto legislativo n. 112 del 1998, e sulla base dei criteri generali di cui all'allegato 1, all'individuazione, formazione ed aggiornamento dell'elenco delle zone sismiche. In zona 4 è lasciata facoltà alle singole regioni di introdurre o meno l'obbligo della progettazione antisismica.
2. Per le opere i cui lavori siano già iniziati
e per le opere pubbliche già appaltate o i cui progetti siano stati già
approvati alla data della presente ordinanza, possono continuare ad applicarsi
le norme tecniche e la classificazione sismica vigenti. Per il completamento
degli interventi di ricostruzione in corso continuano ad applicarsi le norme
tecniche vigenti. In tutti i restanti casi, fatti salvi gli edifici e le opere
di cui al comma 3, la progettazione dovrà essere conforme a quanto prescritto
dalla nuova classificazione sismica di cui al comma 1, con la possibilità, per
non oltre 18 mesi (ora fino al 23 ottobre 2005 - n.d.r), di continuare ad applicare le norme tecniche vigenti. I
documenti di cui agli allegati 1, 2, 3 e 4 potranno essere oggetto di revisione
o aggiornamento, anche sulla base dei risultati della loro sperimentazione ed
applicazione e con particolare riferimento agli interventi di riduzione del
rischio sismico nei centri storici, con il concorso di tutte le componenti
istituzionali e scientifiche interessate.
(comma rettificato con comunicato in G.U. n. 157 del 9
luglio 2003)
(il periodo iniziale di 18 mesi è stato prorogato di 6 mesi dall'art. 6 dell'o.p.c.m.
n. 3379 del 2004, poi di altri 3 mesi dall'art. 2 dell'o.p.c.m. n. 3431 del
2005, poi di altri 2 mesi dall''art. 6 dell'o.p.c.m. n. 3425 del 2005 e fino al
23 ottobre 2005 dall'art. 1 dell'o.p.c.m. n. 3467 del 2005)
(Le
disposizioni di cui al terzo capoverso si applicano anche agli edifici e alle
opere di cui al comma 3, ai sensi dell'articolo 6, comma 7, dell'ordinanza
p.c.m. 23 gennaio 2004, n. 3333)
3. E' fatto obbligo di procedere a verifica, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, ai sensi delle norme di cui ai suddetti allegati, sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. Le verifiche di cui al presente comma dovranno essere effettuate entro cinque anni dalla data della presente ordinanza e riguardare in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche 1 e 2, secondo quanto definito nell'allegato 1.
4. In relazione a quanto previsto al comma 3, entro sei mesi dalla data della presente ordinanza il Dipartimento della protezione civile e le regioni provvedono, rispettivamente per quanto di competenza statale e regionale, ad elaborare, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, il programma temporale delle verifiche, ad individuare le tipologie degli edifici e delle opere che presentano le caratteristiche di cui al comma 3 ed a fornire ai soggetti competenti le necessarie indicazioni per le relative verifiche tecniche, che dovranno stabilire il livello di adeguatezza di ciascuno di essi rispetto a quanto previsto dalle norme.
5. Nel caso di opere progettate secondo le norme vigenti successivamente al 1984 e relative, rispettivamente, alla prima categoria per quelle situate in zona 1, alla seconda categoria per quelle in zona 2 ed alla terza categoria per quelle in zona 3, non è prescritta l'esecuzione di una nuova verifica di adeguatezza alla norma.
6. La necessità di adeguamento sismico degli edifici e delle opere di cui sopra sarà tenuta in considerazione dalle Amministrazioni pubbliche nella redazione dei piani triennali ed annuali di cui all'art. 14 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni, nonché ai fini della predisposizione del piano straordinario di messa in sicurezza antisismica di cui all'art. 80, comma 21, della legge 27 dicembre 2002, n. 289.
1. Il Dipartimento della protezione civile, d'intesa con le regioni e coinvolgendo gli ordini professionali interessati, promuove e realizza, avvalendosi anche delle strutture scientifiche di cui all'art. 4, programmi di formazione e di diffusione delle conoscenze volti ad assicurare un'efficace applicazione delle disposizioni della presente ordinanza.
2. Per le verifiche di cui all'art. 2, comma 3, potranno utilizzarsi le risorse provenienti dalle Disposizioni di cui di cui all'art. 80, comma 21, della legge n. 289 del 2002, in quanto applicabili.
3. Per le medesime finalità di cui al comma 2, il Dipartimento della protezione civile provvederà ad individuare, sentite le regioni, ulteriori fonti di finanziamento da rendere disponibili per lo scopo.
1. Al fine di assicurare la più agevole ed uniforme applicazione delle disposizioni di cui alla presente ordinanza, il Dipartimento della protezione civile è autorizzato a promuovere la costituzione di un centro di formazione e ricerca nel campo dell'ingegneria sismica e di una rete dei laboratori universitari operanti nel medesimo settore.
La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 20 marzo 2003
Il Presidente: BERLUSCONI
Allegati (omissis)