Ministero per i beni e le attività culturali
Circolare 27 agosto 1999, n. 146
(G.U. n. 209 del 6 settembre 1999)
Criteri direttivi per l'applicazione dell'art. 5 della legge n. 352/1997. Contributi in conto interessi per interventi di restauro, conservazione e manutenzione di beni immobili sottoposti alle disposizioni della legge n. 1089/1939.
Alle Soprintendenze per i beni ambientali e architettonici
Ai fini della applicazione della norma in oggetto si ritiene utile
indicare i seguenti criteri direttivi ai quali le SS.LL. vorranno attenersi.
Come è noto, l'art. 5 della legge n. 352 del 1997 ha integrato l'art. 3 della legge 21
dicembre 1961, n. 1552, che si occupa dei beni culturali non statali, prevedendo la
possibilità di erogare contributi dello Stato in conto interessi sui mutui accordati da
istituti di credito ai proprietari, possessori o detentori degli immobili sottoposti alle
disposizioni della legge n. 1089/1939, in occasione di interventi di conservazione e
manutenzione approvati dalle competenti Soprintendenze.
La legge prevede, inoltre, che gli immobili di proprietà privata interessati dai predetti
contributi siano resi accessibili al pubblico secondo modalità fissate da apposite
convenzioni tra questo Ministero ed i proprietari, o, previo assenso di questi, i
possessori o i detentori di beni. In relazione alla tipologia degli interventi, nonché al
valore storico artistico degli immobili e dei beni in essi esistenti, le convenzioni
stabiliscono i limiti temporali dell'obbligo di apertura al pubblico.
Dopo aver previsto che i contributi in conto interessi sono cumulabili con quelli in conto
capitale, già disciplinati dalla legge n. 1552 del 1961, la norma in esame demanda ad un
decreto ministeriale il compito di stabilire i criteri per la erogazione dei medesimi
contributi.
Con provvedimento del 24 luglio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana del 16 ottobre 1998, n. 242, sono stati fissati i criteri suddetti.
Il decreto prevede che gli interessati debbano far pervenire entro il 31 ottobre di
ciascun anno alla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici competente per
territorio e alla banca mutuante, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, la
domanda di contributo, redatta in carta da bollo, che contenga l'indicazione delle
generalità, della residenza, il codice fiscale e la firma del richiedente.
Alla domanda devono essere allegati:
1) la copia del provvedimento di approvazione del progetto degli interventi che si intendono realizzare emesso ai sensi dell'art. 18 della legge n. 1089 del 1939;
2) il preventivo di spesa;
3) la relazione storicoartistica e la relazione tecnica sugli interventi;
4) la copia del "decreto di vincolo" o della "declaratoria" emessi ai sensi della legge n. 1089 del 1939, concernente l'immobile su cui si interviene;
5) la copia del contratto di mutuo con allegato il relativo piano di ammortamento o la copia della delibera di finanziamento della banca.
La Soprintendenza, entro trenta giorni dalla data di arrivo, trasmette la domanda, di cui
all'art. 5, legge n. 352/1997 a questo
Ufficio centrale, dopo aver esaminato la richiesta, aver approvato il preventivo di spesa,
vistato la relazione storico artistica, aver individuato le spese ammissibili a contributo
ed espresso il proprio parere sulla concessione del contributo.
Questo Ufficio centrale predispone, secondo l'ordine cronologico di presentazione delle
domande, l'elenco degli interventi ammessi a contributo nell'ambito delle risorse
disponibili e comunica l'accoglimento dell'istanza all'interessato e alla banca. Le
domande che per ragioni d'ordine finanziario non vengono inserite nel piano di contributi
dell'anno di riferimento, mantengono l'ordine di priorita' acquisito ai fini della
predisposizione degli elenchi successivi.
Dopo il perfezionamento del contratto di mutuo questo Ufficio centrale autorizza
l'erogazione del contributo. Il pagamento dei contributi è delegato ai competenti
Soprintendenti ai quali verranno accreditati i necessari fondi. Qualora il mutuo sia di
tasso variabile il contributo è calcolato sviluppando il piano di ammortamento al tasso
fisso previsto per la prima rata. Qualora le rate successive di contributo superino gli
interessi corrisposti dal beneficiario, l'amministrazione provvederà alla relativa
diminuzione.
Il contributo dello Stato è corrisposto direttamente alla banca fino all'importo degli
interessi stessi ed è erogato in rate semestrali costanti alle scadenze previste dal
piano di ammortamento.
La banca deve far pervenire alla Soprintendenza competente l'unito modulo (Allegato A) debitamente sottoscritto con l'indicazione della
modalità da essa prescelta ai fini del versamento del contributo.
La Soprintendenza competente è tenuta a vigilare sulla esecuzione degli interventi ed in
particolare sul rispetto dei tempi programmati riferendo a questo Ufficio centrale per gli
eventuali provvedimenti di sospensione, riduzione o revoca del contributo.
Il cronoprogramma dei lavori può essere adeguato per particolari motivate esigenze previa
approvazione del Soprintendente.
Il beneficiario è tenuto a comunicare all'amministrazione ogni modifica del contratto di
mutuo entro cinque giorni dalla data di sottoscrizione delle nuove condizioni e
l'amministrazione provvede a verificare la permanenza dei requisiti per la concessione del
contributo.
Qualora il contratto di mutuo venga risolto il contributo dello Stato è revocato.
Il direttore generale dell'Ufficio centrale per i beni archeologici
architettonici artistici e storici
Serio
Al Ministero per i beni e le attività culturali
Roma
Oggetto: Modalità di erogazione di contributi in conto interesse per interventi di restauro, conservazione e manutenzioni di beni immobili sottoposti alle disposizioni della legge n. 1089 del 1939.
Ai fini del pagamento del contributo dello Stato previsto dall'art.
3 della legge 21 dicembre 1961, n. 1552, come integrato dall'art. 5 della legge 8 ottobre
1997, n. 352, in favore di ......................... la Banca
........................................... comunica di aver prescelto la seguente
modalità di erogazione:
a) mediante versamento su conto corrente bancario n. ............ intestato al mutuario
aperto lo stesso istituto di credito;
b) mediante versamento su conto corrente della banca n. .......... che imputa la somma
ricevuta a riduzione degli interessi sulla rata del mutuo dovuti dal beneficiario.
Roma, lì ......................
L'Istituto di credito
...........................
(l'allegato A è stato rettificato con circolare ministeriale 21 ottobre 1999, n. 170, sulla G.U. n. 270 del 17 novembre 1999)