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Corte di giustizia della U.E. sentenza 3 febbraio 2022, causa n. C-461/20: l'interpretazione dell'art. 72, paragrafo 1, lettera d), punto ii), della Direttiva 24/2014/UE (recepito nell'ordinamento italiano con l'art. 106, comma 1, lettera d), sub. 2), del Codice dei contratti) consente che un esecutore terzo, in seguito all'insolvenza o fallimento dell'aggiudicatario originario, subentri unicamente negli obblighi e nei diritti di quest'ultimo, derivanti dal contratto, senza necessità di una nuova gara. Parzialmente smentita l'interpretazione restrittiva del Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, sentenze n. 9 e n. 10 del 27 maggio 2021 che ammetteva esclusivamente la sostituzione "interna" al raggruppamento | ||||||||||||||||
Esemplare pronuncia dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, 9 novembre 2021, n. 18 sull'obbligo di gara per l'affidamento delle concessioni demaniali mediante procedure concorrenziali, con illegittimità comunitaria di ogni proroga, anche legislativa, a partire dal 1° gennaio 2024, anche in assenza di una specifica disciplina nazionale. Seppure riferita alle cosiddette concessioni per lo svolgimento di attività balneari o turistiche, i principi affermati dal giudice della nomofilachia sono più d'uno, tra questi il dovere di disapplicare le norme in contrasto col diritto comunitario (inteso come trattati, direttive e pronunce della Corte di giustizia della U.E. conseguenti a rinvio pregiudiziale) non solo da parte del giudice ma anche degli organi di amministrazione attiva, compresi gli enti territoriali (ciao ciao finta riforma dell'art. 105 del codice dei contratti in materia di subappalto) Appalti inferiori alla soglia comunitaria e procedura negoziata: perché la cosiddetta semplificazione è solo un grosso equivoco. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 181 del 30 luglio 2021, la legge 29 luglio 2021, n. 108, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 recante Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento (in realtà di eutanasia) delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure (in realtà di rallentamento e complicazione), (cosiddetto decreto semplificazioni-bis). Dalla confusione di 67 articoli originari al marasma papocchio di 120 articoli con raddoppio del testo (viva la semplificazione). Qui gli effetti nefasti sul Codice dei contratti, in combinazione con le modifiche al decreto sblocca-cantieri del 2019 e al decreto semplificazioni del 2020. T.A.R. Lombardia, Milano, 3 settembre 2021, n. 1965: Si pronuncia sul rapporto tra qualificazione nelle categorie scorporabili a qualificazione obbligatoria e il subappalto «necessario» o «qualificante» Corte di giustizia della U.E., sentenza 3 giugno 2021, causa n. C-210/20: demolito un altro pezzo del Codice dei contratti; non può essere automaticamente escluso l'Offerente nel caso l'ausiliario abbia presentato false dichiarazioni (articoli 80, comma 12, e 89, comma 1, quinto periodo, del Codice), senza concedere il rimedio anche con la sostituzione dell'ausiliario con altro idoneo (89, comma 3, del Codice)Pubblicato in G.U. n. 322 del 19 marzo 2021 il decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 38: Attuazione dell'rticolo 7 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi T.A.R. Lombardia, Milano, 27 gennaio 2021, n. 242: l'irregolarità fiscale del progettista indicato in appalto integrato non può essere motivo di esclusione; deve essere ammessa la sostituzione del progettista. Il principio può essere esteso alle concessioni e ai P.P.P. e può essere esteso a tutti i motivi di esclusione dell'art. 80 del Codice dei contratti? Consiglio di Stato, sez. V, 8 gennaio 2021, n. 964: sull'annosa questione della distinzione tra varianti e migliorie nell'offerta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità/prezzo La Corte costituzionale, con sentenza 18 dicembre 2020, n. 270, dichiara l'incostituzionalità dell'art. 9, comma 12, della legge regionale della Lombardia n. 12 del 2005, nella parte in cui prevede che i vincoli preordinati all'esproprio per la realizzazione, ad opera della pubblica amministrazione, di attrezzature e servizi previsti dal piano dei servizi decadono se, entro 5 anni decorrenti dall'entrata in vigore del piano stesso, l'intervento cui sono preordinati non sia inserito, a cura dell'ente competente alla sua realizzazione, nel programma triennale delle opere pubbliche e relativo aggiornamento Consiglio di stato, 9 dicembre 2020, n. 7751 (conferma T.A.R. Cagliari, 10 marzo 2020, n. 150): sciolto definitivamente l'equivoco sul precetto secondo il quale «la mandataria in ogni caso deve possedere i requisiti ed eseguire le prestazioni in misura maggioritaria» (art. 83, comma 8, terzo periodo, del Codice dei contratti). Neiraggruppamenti verticali o misti è sufficiente che la mandataria rispetti tale condizione con riferimento alla categoria prevalente, contemporaneamente può essere mandante nel sub-raggruppamento che si qualifica in una categoria scorporabile; in presenza di tale condizione a nulla rileva che la mandante qualificata nelle categorie scorporabili sia maggioritaria rispetto all'importo complessivo dei lavori Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 28 agosto 2020, n. 16: art. 80 del Codice dei contratti: il rapporto tra la lettera c) [ora c-bis)] e la lettera f-bis) del comma 5. Omissioni dichiarative, documentali o informative e dichiarazioni, documentazioni e informazioni mendaci: differenze. Limiti e condizioni delle fattispecie che possono comportare l'esclusione dell'offerente. in G.U. n. 180 del 18 luglio 2020 la legge 17 luglio 2020, n. 77: Conversione in legge del del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante «Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19» (Decreto Rilancio) In G.U. n. 124 del 15 maggio 2020 il nuovo d.m. (MIT) 30 aprile 2020: «Approvazione delle linee guida per l'individuazione, dal punto di vista strutturale, degli interventi di cui all'art. 94-bis, comma 1, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nonché delle varianti di carattere non sostanziale per le quali non occorre il preavviso di cui all'art. 93»
Le
burocrazie ministeriali, del
tutto insensibili al buonsenso,
da ben prima dello scoppio della
pandemia, che danno l'ennesima
prova di vivere (si fa per dire,
di vegetare) su Marte,
continuano nella loro attività
obnubilate da imbecillità
cronica, producendo altri due
documenti per la partecipazione
alle olimpiadi dell'inutilità: ANAC: delibera 29 gennaio 2020, n. 80: «Conflitto d'interessi - Ambito soggettivo di applicazione - Personale del prestatore di servizi: Deve svolgere una funzione strumentale alla conduzione della gara d'appalto» (art. 42, comma 2, del Codice dei contratti) Consiglio di Stato, sezione V, 13 dicembre 2019, n. 7805: ennesimo colpo alle Linee guida di ANAC n. 2 (offerta economicamente più vantaggiosa), non possono essere vincolanti; in particolare nella predisposizione dei criteri di valutazione delle offerte la stazione appaltante ha la più ampia discrezionalità con il solo limite della manifesta irragionevolezza Appalti: il falso mito che le procedure sotto soglia "semplificate" siano più semplici di quelle ordinarie (del dott. Luigi Oliveri) - Dal blog «https://luigioliveri.blogspot.com/» Corte di Giustizia della U.E., 27 novembre 2019, causa C-402/18: siamo riusciti a far uccidere un cadavere (il limite imposto dall'art. 105, comma 2, del Codice dei contratti) e poi smembrarlo con la soppressione del divieto di ribasso oltre il 20% nei contratti di subappalto (art. 105, comma 13); la prossima tappa sarà l'assunzione di schiavi etiopi? Comunicazione della Commissione Europea 13 agosto 2019, C/271/02: Linee guida sulla partecipazione di offerenti e beni di paesi terzi al mercato degli appalti dell'Unione Europea Pubblicato sulla G.U. n. 38 del 14 febbraio 2019 il decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 recante: «Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155» con le modifiche agli articoli 48, commi 17 e 18, 80, comma 5 e 110 del Codice dei contratti (modifiche in vigore a partire dal 15 agosto 2020) Pubblicati a cura della Commissione Europea gli «Orientamenti in materia di Appalti Pubblici per Professionisti» del febbraio 2018, con le istruzioni su come evitare gli errori spesso riscontrati negli appalti pubblici, per incoraggiare l'adozione di buone prassi. Senza indicazioni giuridicamente vincolanti ma è finalizzato a illustrare le migliori prassi senza pregiudicare la legislazione nazionale e che vanno intesi e adeguati tenendo conto del quadro giuridico nazionale.
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